Radioaktive Wölfe" (Lupi radioattivi) del regista austriaco Klaus Feichtenberger, girato nella zona di alienazione di Chernobyl, in Ucraina, documentario che ha saputo mostrare le conseguenze disastrose dell'incidente nucleare del 1986, ma anche la forza della natura nel riprendersi un territorio abbandonato dall’uomo ha vinto, sabato 25 agosto, la quindicesima edizione del "Trofeo Stambecco d'Oro".
La giuria popolare, formata da 171 persone, dopo aver assistito alle proiezioni di tutti i documentari in concorso, ha espresso le proprie preferenze determinando la classifica finale. Il documentario austriaco, al cui è stato assegnato il "Premio Regione Autonoma Valle d'Aosta" di cinquemila euro, ha preceduto "Il migliore dei mondi possibili" degli italiani Paolo Fioratti e Marco Andreini e "Norwegen" (Norvegia) di Jan Haft.
"Radioaktive Wölfe" si è anche aggiundicato il "Trofeo Stambecco d'Oro junior", assegnato dalla giuria popolare dei bambini, mentre il premio per il miglior cortometraggio della nuova sezione "CortoNatura", di mille euro, è stato vinto dallo spagnolo Carlos Rodriguez con "Berriro Igo Nauzu".
La giuria tecnica, presieduta dall'etologo Danilo Mainardi, ha assegnato il "Premio Parco Nazionale Gran Paradiso" di 1.500 euro, a "Le Temple des phénix" (Il tempio delle fenici) del francese François de Riberolles, "per la raffinatezza di ripresa e di montaggio con la quale viene descritto l'habitat del vulcano Masaya, dove vivono specie di animali e di piante sempre sull'orlo della distruzione per la prossima eruzione, eppure capaci di un continuo adattamento. Da ricordare la sequenza all'infrarosso del "guardiano" che preda un pipistrello che sciama dalla caverna".
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