IN VALLE D’AOSTA LE RIPRESE DEL FILM SULLA TRAGEDIA POLACCA DEL BROAD PEAK

C’è anche la Valle d’Aosta, e in particolare Courmayeur e la catena del Monte Bianco, nel film polacco che racconta la prima ascensione invernale del Broad Peak, la dodicesima montagna più alta della Terra al confine tra Cina e Pakistan, nella catena del Karakorum.  Prodotto da East Studio, la pellicola ha ricevuto il supporto di Film Commission Valle d’Aosta.

Nel marzo del 2013 a compiere l’impresa furono gli alpinisti polacchi Artur Małek, Adam Bielecki, Maciej Berbeka e Tomasz Kowalski. Una “prima”costata cara alla spedizione: la radio di Berbeka e Kowalski, che si erano fermati a bivaccare a 7900 metri, l’indomani non diede più segnali e dopo alcuni giorni vennero dichiarati dispersi. Per la Polonia fu una grande tragedia.

Le riprese del film, diretto dal regista Leszek Dawid, si sono svolte inizialmente a 5.600 metri di altitudine nel Karakorum, per poi trasferirsi nelle scorse settimane sulle Alpi, ai 3.500 metri del ghiacciaio del Gigante sul Monte Bianco.
In Valle d’Aosta la produzione resterà ancora qualche giorno, per poi ritornare nel mese di aprile.  

“Il film racconta la storia di una bella ma distruttiva passione, di un’incredibile determinazione che spinge l’uomo a superare i propri limiti – racconta la casa di produzione East Studio  – Ma è anche una storia commovente sul grande ma difficile amore tra Maciej Berbeka e sua moglie Ewa”.

Per rendere sul grande schermo il più possibile reale la spedizione e avvicinare il pubblico al fascino delle alte vette, il team di  filmmaker si è preparato per quasi un anno.

Come spiegano i produttori di East Studio, “il viaggio è stato anche una sfida difficile dal punto di vista della logistica. Le condizioni sul set sono più dure di quelle incontrate nel Karakorum. Le temperature raggiungono anche i meno 32 gradi durante la notte”.

La prima del film è prevista per il marzo 2020