Si riparte dal Casinò di Saint-Vincent, dove la squadra di Schiavone ha studiato l'ambiente in borghese per stanare i mandanti degli assassini del ragioniere Romano Favre e dell'infermiere Alessio Duranti. Una rapina misteriosa attira l'attenzione della polizia: un furgone portavalori, contenente tre milioni di euro, è sparito nel nulla.
Le indagini si mettono subito in moto ma Schiavone, durante uno scontro a fuoco, resta gravemente ferito in un lago di sangue: un proiettile lo ha colpito e ha perso un rene.
Nel secondo episodio il vicequestore è sopravvissuto e ricoverato, ma ha la pelle dura ed è ansioso di rimettersi in azione, anche da un letto di un ospedale. Negli stessi giorni in cui è degente, un altro paziente subisce un intervento chirurgico analogo al suo. L'esito, però, diventa un caso di malasanità e scatena uno scandalo clamoroso: a causa di un errore in sala operatoria, il ricco e stimato imprenditore di salumi Roberto Sirchia ha perso la vita.
La squadra si mette in moto e ben presto scopre che dietro il lusso dei Sirchia si nasconde uno scenario economico nefasto: la fabbrica di famiglia è piena di debiti e una inquietante e corposa assicurazione sulla vita di Roberto è stata stipulata proprio poco prima dell'operazione fatale.