Parte dalla sua baita di Estoul, il viaggio di Paolo Cognetti sulle orme di Ernest Hemingway, Raymond Carver, H.D. Thoreau, Jack London, Herman Melville e Chris McCandless di Into the Wild, in un viaggio letterario ed emozionante dalle Alpi all’Alaska. Lo scrittore italiano – accompagnato dall’amico Nicola Magrin, viaggiatore ed illustratore – ci guida nel suo viaggio tra uomo e natura ripercorrendo le parole e attraversando i luoghi di alcuni dei grandi maestri della letteratura americana, alla ricerca di una nuova frontiera esistenziale per l’uomo e per la sua convivenza con l’ambiente.
Il documentario è stato ospite d’eccezione nella selezione in concorso del Trento Film Festival e approda ora nelle sale italiane finalmente riaperte. Scritto dallo stesso Paolo Cognetti, Dario Acocella, Francesco Favale e diretto da Dario Acocella, la pellicola è una produzione Samarcanda Film con Feltrinelli Real Cinema e con Rai Cinema con il sostegno della Film Commision Valle d’Aosta. Ed è distribuito nei cinema italiani da Nexo Digital in collaborazione con i media partner Radio Deejay e MYmovies.it.
“Il film ha avuto il sostegno di Film Commission Vallée d’Aoste sia in fase di sviluppo che di produzione: è un’opera che abbiamo visto nascere sulla carta, che abbiamo seguito fin dalla sua primissima fase e alla quale siamo particolarmente affezionati; un valore aggiunto è che la troupe valdostana che ha lavorato al film qui sul territorio ha poi seguito la produzione per tutta la lavorazione fino in Alaska; siamo davvero felicissimi di poterlo adesso presentare ad Aosta insieme a chi al film ha lavorato” dichiara la direttrice di Film Commission Alessandra Miletto.
“Così come il viaggio del protagonista abbiamo voluto che anche il percorso del film partisse da qui: per questo abbiamo voluto presentare il film al pubblico valdostano con la proiezione che si terrà mercoledì 9 giugno alle ore 20,30 al Cinema Théâtre de la Ville di Aosta. Saranno con noi in sala i produttori Leonardo Barrile e Francesco Favale e i professionisti valdostani Alessandro Piccot, Luca Bich e Michel Dalle che hanno lavorato al film in tutte le sue fasi e che ci racconteranno l’esperienza del loro lavoro e i dietro le quinte di un documentario in viaggio dalla Val d’Ayas all’Alaska”.
“Le 8 Montagne” ottiene il sostegno del Film Fund di Film Commission Vallée d’Aoste
Nel frattempo, si sono concluse anche le istruttorie dei progetti che hanno richiesto l’accesso ai benefici del Film Fund Film Commission Vallée d’Aoste nella finestra mensile di maggio. Dei quattro progetti presentati è stato ammesso a contributo Le Otto Montagne, prodotto da Wildside s.r.l., società del gruppo Fremantle, Pyramide Productions, Rufus/Menuetto, per una coproduzione ITA/FR/BEL, regia di Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch.
Neanche a farlo apposta, sono circa otto le settimane di riprese in Valle, con il coinvolgimento di professionisti e aziende di servizi locali, sia durante la fase di preparazione che di lavorazione. Il film porta sullo schermo l’omonimo romanzo di Paolo Cognetti, edito da Giulio Einaudi Editore, un caso editoriale internazionale, tradotto in 35 lingue e vincitore di innumerevoli riconoscimenti, tra cui il Premio Strega 2017, il premio Strega Giovani e il Prix Medicis étranger.
“Nel romanzo come nel film”, ha spiegato la direttrice di Film Commission Vallée d’Aoste, Alessandra Miletto, “la Valle d’Aosta assume un ruolo di personaggio, fondamentale ai fini della narrazione e rappresentata con estrema fedeltà, con il chiaro intento di restituire la cultura e il paesaggio montano della Valle rimanendo il più possibile aderenti alla realtà e all’atmosfera dei luoghi.
La cifra stilistica del regista Felix Van Groeningen (qui in coregia con Charlotte Vandermeersch), già candidato agli Oscar per il film Alabama Monroe e la consulenza ai dialoghi della sceneggiatura di Paolo Cognetti, la coproduzione europea con società affermate e un cast di attori di fama internazionale – i cui nomi al momento per accordi di riservatezza con la produzione non possono essere rivelati – sono premesse che ci fanno essere più che ottimisti sul successo del film, sia nel circuito dei festival che in sala. La produzione è da mesi al lavoro sul territorio, alla ricerca delle location più adatte e in stretta collaborazione con la nostra Film Commission e con i comuni coinvolti; le riprese inizieranno a breve e proseguiranno nel corso dell’estate e per una parte anche in inverno”.