Paolo Cognetti torna alla sua prima passione, il documentario, per raccontare la sua montagna, il Monte Rosa, un luogo geografico ma soprattutto un luogo dell’anima.

“Fiore mio”, il primo film scritto, diretto e interpretato da Paolo Cognetti. 

Questa volta il viaggio di Paolo Cognetti si fa più vicino allo spettatore e racconta, in modo intimo, introspettivo e mai scontato, la sua montagna: il Monte Rosa, un luogo geografico ma soprattutto un luogo del sentire e un luogo della comprensione di quanto abbiamo intorno.

Nel suo viaggio sul Monte Rosa Cognetti non è solo. Come l’amico di una vita Remigio, nato e cresciuto in val d'Ayas, di cui conosce ogni luogo e custodisce la memoria. Ci sono Arturo Squinobal, una vita dedicata alle montagne e un volto che ne ricorda le tracce, e sua figlia Marta, che Paolo conosce sin dall’infanzia e che ha trasformato l’Orestes Huette nel primo e unico rifugio vegano delle Alpi. E ancora ci sono Corinne e Mia, donne dei rifugi che accolgono i viandanti con il sorriso caloroso e rilassato di chi ama ciò che fa. C’è il silenzioso eppure tagliente Sete, sherpa d'alta quota che ha scalato tre Ottomila, Everest, Manaslu e Daulaghiri, e si divide tra Italia e Nepal: lavora qui d'estate e d'inverno, mentre in autunno e in primavera fa la guida per i trekking in Himalaya, dove ha moglie e figli. E poi c’è il cane Laki, inseparabile compagno di camminate.

PAOLO COGNETTI
Paolo Cognetti, Remigio, Arturo Squinobal, Marta, Corinne e Mia, Sete
SAMARCANDA FILM SRL, L'EUBAGE SRL
Feature Doc
Italia
Festival

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Val d’Ayas, Monte Rosa, Rifugio Mezzalama, Rifugio Sella, Orestes Huette, Monte Bianco, Cervinia, Crest, Champoluc
Montagna, interno rifugi, interno abitazione privata
80.000,00